Un amore che pian piano esplode quello per la Mercedes GLC Coupé, tanto che quando siamo scesi dalla vettura, al termine della lunga e articolata prova su vari percorsi, abbiamo sentito una sorta di nostalgia del volante stellato.

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La massiccia e “autorevole” calandra con la stella a tre punte Mercedes della GLC Coupé

Questo SUV, massiccio nella forma ma slanciato e con una sua precisa identità stradale, racchiude al meglio la sintesi della moderna tecnologia Mercedes, esprimendo le performance e le comodità tipiche della Casa di Stoccarda. Particolare la linea con l’andamento ad arco del tetto e il lunotto molto inclinato, che però compromette un poco la visibilità posteriore che comunque nelle manovre di parcheggio viene agevolata dalla telecamera posteriore di serie che emerge all’occorrenza dalla stella a tre punte al centro del portellone. Massiccio e aggressivo il muso.

Nonostante il design filante che tende al basso, l’abitabilità non è penalizzata e il bagagliaio è ampio seppur non alto, ma con un doppio fondo dove possono entrare oggetti vari di più piccole dimensioni rimanendo bloccati nello spazio. L’abitacolo è curato in ogni dettaglio con evidente ergonomicità e chiara lettura degli strumenti. Comodi i sedili in ecopelle (di serie anche per la “base”) che sembra in tutto e per tutto naturale. Per la schiena è consigliabile l’adattatore lombare regolabile. Prima di mettersi al volante però vale la pena consultare bene le istruzioni per l’uso perchè le cose da memorizzare sono tante con vari tasti, leve e manopole che garantiscono numerosi e utili service di bordo visibili dallo schermo centrale.

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Strumentazione ricca, design ed ergonomia spiccano nella consolle di guida della GLC Coupé

Le sensazioni più belle si provano alla guida, su qualsiasi percorso, da uello autostradale agli sterrati, dai rettilinei alle curve. La GLC Coupé in prova era esattamente il modello 220 Diesel 4Matic Sport con 170 cv, dotata dell’ottimo il cambio automatico a nove marce 9G-Tronic leva ed “orecchie” al volante per la guida manuale, sempre preciso, rapido nell’innesto e senza alcun sussulto, con l’ultimo rapporto molto lungo riduce i consumi e la rumorosità in autostrada alle andature previste dal CdS. Tra gli optional consigliabili l’Intelligent Light System con i fari a tecnica LED, in grado di garantire una luce notturna brillante con grande profondità di campo, e soprattutto l’utilissimo pacchetto sicurezza (costo circa 2000 euro) che prevede il sistema anticollisione con controllo della distanza, allarme e frenata automatica, il rilevatore di stanchezza del guidatore, l’allineamento in corsia, lo specchietto retrovisore con segnalazione dell’angolo morto, il rilevamento di un’eventuale tamponamento posteriore con l’accensione automatica delle quattro frecce e l’irrigidimento delle cinture di sicurezza e schiacciamento al sedile per limitare il colpo di frusta, chiamata automatica dei soccorsi in caso di incidente grave, cofano attivo che si solleva per alleviare le conseguenze di un investimento. Insomma, viaggiamo quasi in una “botte di ferro”.

GLC Coupé prova 3Rispetto al Suv GLC “classico”, la versione Coupé è stata migliorata nello sterzo (più diretto del 7%), nell’altezza inferiore (di 4 cm) e nell’assetto sportivo che, con l’optional delle sospensioni adattive pneumatiche, si apprezza soprattutto nei cambi di direzione sui tornanti. Superati i 110 km/h la vettura si abbassa migliorando l’aerodinamica e quindi anche i consumi. A proposito dei quali diciamo che, tenuto conto delle quattro ruote motrici sempre inserite e del peso della vettura, sono sicuramente degni di nota: abbiamo percorso 1220 km su un tracciato misto urbano ed extraurbano, a varie andature, con esattamente 124 euro di gasolio pari ad un consumo medio di 13,5 km per litro, con andatura autostradale ad oltre i 15 km/l.

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Nel bagagliaio lo spazio non manca, anche se l’altezza è un po’ penalizzata dall’accattivante design della vettura. Un doppio fondo aiuta per gli oggetti e i pacchi di più piccole dimensioni

Se proprio vogliamo trovare un difetto, oltre alla limitata visibilità posteriore, la GLC Coupè 220 D 4Matic provata meritava certamente un po’ di potenza in più, non a caso la scelta della clientela si è già orientata sul modello 250 con motore biturbo da 204 cv che certamente ha un rapporto prezzo/prestazioni più favorevole.

Per scegliere il modello con le varie motorizzazione e gli optional basta mettersi al configuratore per scoprire che, comunque, senza esagerare con le dotazioni extra, siamo intorno ai 60mila euro di spesa. Per le modalità di pagamento, le opzioni sono varie ed interessanti. A questo punto entra in scena la concessionaria che con le numerose proposte finanziarie Mercedes è in grado di esprimere la soluzione ideale per chi vuole mettersi al volante della Stella.

c.g.