Chi è Wilfred Owen

Delle tante generazioni che furono spezzate per combattere una guerra prima ancora di avere il tempo di conoscere la vita, c’era anche quella di Wilfred Owen, classe 1893. Poeta inglese, tenente nella prima guerra mondiale, ma soprattutto essere umano. Conosce la povertà quando si trasferisce dalla casa del nonno benestante, ormai scomparso, nei quartieri poveri di Birkenhead e quando dà assistenza ai malati a Dunsden, nell’Oxfordshire.

Vive di musica e di poesia sin da piccolo. Iniziata la guerra, Owen si arruola come volontario. Abbraccia l’idea che in molti agli inizi condividono: combattere era un sacrificio nobile e necessario, che portava onore e gloria.

 

Il ricovero in ospedale

Ma ben presto questa opinione muta e porta Owen a scrivere sulla “The pity of war” ovvero “La pietà della guerra” una poesia cruda, che riporta e descrive esattamente quello che vive lui e i suoi compagni in trincea.

Un altro poeta, già noto al pubblico, Siegfried Sassoon, lo aiuta ad inserirsi nella cerchia di letterati e diventa suo amico. Lo incontra quando è ricoverato al Craiglockhart War Hospital di Edimburgo, soffrendo di uno shock da granata.

In questo ospedale è spinto da un dottore, che ben presto diventa un amico, il dottor A. Brock a curare il diario dell’ospedale, l’Hydra.

 

L’aiuto di Sassoon e del dottor A. Brock

La vicinanza di Sassoon e del dottore, contribuisce alla maturazione della sua scrittura e della sua persona. L’influenza del primo si riflette nell’uso della sua modalità satirica, ma la capacità di Owen di usare figure retoriche e rime oblique rende la sua poesia originale, diversa e innovativa.

Il dottore invece lo aiutò a convivere con ciò che aveva vissuto durante la guerra e nel periodo precedente: il risentimento verso suo padre, verso la chiesa d’Inghilterra incapace di aiutare i poveri, e altri sentimenti di frustrazione che nacquero dalla sua particolare sensibilità ed empatia.

Wilfred Owen viene ucciso il 4 novembre 1918, all’età di 25 anni una settimana prima della fine della guerra. Solo cinque delle poesie scritte da Owen furono pubblicate prima della sua morte, tra cui una frammentaria.

La sua poesia dà voce a quelle generazioni. Chi aveva deciso la guerra forse non l’aveva mai vissuta fino in fondo. Giovani, che in alcuni casi riuscirono a conoscere solo quella parte del mondo, lo fecero per loro.

 

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